Qualche giorno fa, via e-mail, ho inviato ad alcuni professionisti con cui condivido buona parte delle mie esperienze, la copia di una sentenza che a parte tutta una serie di assurdità a scapito di chi aveva subito il danno (ripristino della copertura di un corsello accesso box tramite l’utilizzo di uno dei molteplici “Santi”), ha manlevato il produttore del materiale utilizzato per la realizzazione del nuovo sistema impermeabile, da ogni responsabilità, nonostante tramite i suoi tecnici/commerciali/venditori abbia fornito all’Impresa esecutrice, alla Direzione Lavori e all’impermeabilizzatore, la soluzione, i materiali da utilizzare, i dettagli esecutivi e di tutto e di più. Non solo il produttore è stato manlevato da ogni responsabilità in quanto solo mero fornitore dei materiali ma ha ricevuto il ristoro delle spese legali da parte di coloro che lo avevano chiamato in causa compreso il committente dei lavori. Stante così le cose, a questo punto questi potranno continuare imperterriti a produrre e vendere il loro “fumo” a discapito di tutti coloro che continueranno a fidarsi delle loro “chiacchere”.
Quella sottostante, ovviamente emendata, è la risposta, dopo aver letto la sentenza, di Roberto Madorno che non posso che condividerne il contenuto in toto.
“Si che l’ho letto Mario.
……. ha parecchi problemi con queste guaine cementizie, anzi. Tutti quanti hanno problemi con queste guaine cementizie.
Esiste soltanto un polimero in emulsione in grado di fare un formulato efficiente ma costa 3,5 al kg (materia prima) contro €0,95 del polimeri che attualmente utilizzano.
Il problema è il degrado della membrana a causa della idrolisi alcalina e non intendo quella alcalinità apportata da un massetto di calce o cemento ma la idorlisi alcalina endogena. Il cemento, si sa da oltre 50 anni di ricerche, continua a cedere ioni calcio per molti anni dopo l’indurimento a 28 gg, gli stessi ioni calcio positivi che aiutano a far si che i ferri di armatura vengano protetti dall’ossidazione, certo che questa cessione tende a calare sopratutto se l’atmosfera è intrisa di gas acidi come ii CO2 o piogge acide (argomento riconosciuto da tutti). Il problema che dentro queste membrane, una volte che sono asciutte, il cemento comunque continua lentamente a cedere ioni calcio che sono fortemente alcalini e questa alcalinità degrada quasi tutti i tipi di polimeri, vedi infatti l’esempio della soda caustica usata in campo industriale e/o artigianale per asportare vecchie vernici (da sola con acqua o in miscela di cloruro di metilene ed alcole benzoico ben gelatinizzati per far si che il gel non faccia evaporare velocemente il solvente in aria prima di sciogliere la vernice interagendo con la soda caustica).
Nel lontano 1994 furono i tedeschi a venir fuori con queste trovate, poi gli austriaci, sembrava una magia caspita “il cemento che diventa elastico” ma anche loro dopo qualche mese hanno avuto problemi.
C’è soltanto una emulsione polimerica in grado di supportare questo degrado endogeno e contemporaneamente essere compatibile con il cemento e si produce soltanto in Giappone e ti ripeto costa il triplo rispetto a quello che ….., ……. e tanti atri stanno distribuendo da decenni.
Tutti lavorano con matrici di emulsioni a base di SBS e non va bene, a parte il fatto che se non le proteggi dal sole queste matrici durano ancora meno di quello che si verifica con il degrado di idrolisi alcalina endogena. Queste membrane a base di SBS assorbono molta acqua e la trattengono e cosi gli ioni calcio escono più velocemente, i chimici non possono non sapere queste cose, il problema è la mancanza di esperienza, mettono dei ragazzini neolaureati anche con 110 e lodi ma senza esperienza e poi bisogna conoscere sia la chimica organica che inorganica e del cemento altrimenti non ne vieni fuori.
É pacifico che una guaina BP di 4 mm di spessore e sopratutto di buona qualità non può essere comparata con un sistema impermeabile elasto cementizio da 1 o più mm di spessore. La differenza però come ben sai sta nelle geometrie complesse dove gli artigiani guainisti che dovrebbero imparare a fare le geometrie di taglio non sanno come farle o non le fanno perché comporta troppo tempo.
Io mi sono laureato e mentre studiavo lavoravo per mantenermi e lo facevo facendo resine per pavimenti sportivi, spruzzando elastomeri e applicando guaine di tutti i tipi e saldando persino con ultrasuoni oltre che con il cannello, cavoli quante scottature all’inizio ma investivo molto tempo nella preparazione dei tagli per gli angoli concavi e convessi, i tubi, ecc.
Sia la ……. che la ….. che la ….. e tanti altri hanno avuto l’opportunità di fare le cose fatte bene all’epoca del prof ……… (un caro amico) ma non hanno accettato la proposta perché il polimero era fuori mercato, un mercato che avevano costruito loro con il loro intendimento da mediocri.
Certo che ho letto e condivido, una abnorme paraculata.
Roberto Madorno”
Grazie Roberto per le tue più che preziose “perle di verità”
MP
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